Buhh... che freddo!!!
… però la strada verso casa non è stata mai così bella: luci di Natale e vetrine illuminate che ricordano giorni di festa, i tanti desideri e anche quelli che non si sono mai avverati.
Luigino si fermò proprio davanti ad una di queste vetrine. Quante cose graziose: piccoli giocattoli elettronici, macchine spaziali e strumenti musicali; ma fra questi, la più bella: una sfera di vetro di quelle che contengono un piccolo paesaggio invernale e che, se capovolte, si può ammirare la neve che precipita e ricopre gli abeti e i tetti delle piccole case.
Proprio fra questi Luigino scorse una slitta tirata da vecchie renne che rispondevano ai comandi di un vecchio vestito di rosso con lunga barba bianca: Babbo Natale.
Ohh! Ferme, riposatevi solo per qualche attimo.
Ciao Luigino
Ciao mio caro Vecchio.
Piccolo, è passato tanto tempo e io conservo ancora una tua lettera. Sai non ho saputo trovare tutti quei regali che mi avevi chiesto. Vedi: la porto con me in tutti i miei viaggi e non sono riuscito ancora a realizzare il tuo desiderio. Eccola. Tu sicuramente non ti ricordi più ma rileggendola, adesso, da adulto, potrai capire che quello che avevi chiesto era abbastanza difficile da procurare.
Va bene, disse Luigino e iniziò a leggere:
“Caro Babbo Natale anche quest'anno devo dirti che sono stato molto buono, anzi abbastanza buono: ho fatto i compiti, ho lavato mani e denti tutti i giorni e non ho fatto quasi mai arrabbiare la mamma. Cosa dire? siamo al dunque: i regali.
Quest'anno vorrei chiederti di fare qualcosa per mio padre. Sai capita che quando siamo a pranzo e guardiamo il telegiornale e trasmettono immagini di bambini soldato, di bambini che soffrono nelle corsie degli ospedali, di gente che chiede l'elemosina per le strade, lui cambia espressione e abbassa lo sguardo; diventa triste e poi mi guarda e mi accarezza. Sai io capisco che lui soffre a causa delle tante tragedie umane solo che evita di parlarne con me perchè pensa che sono piccolo.
Allora ti chiedo di dire ai nostri padri di prendere dei soldini, quelli che dovrebbero destinare ai nostri regali per quest'anno e restituirli ai nostri fratellini sfortunati.
Caro Nonnino, ti chiedo di dire a mio padre, per quest'anno niente macchine di plastica, telefonini di plastica e cd di plastica; per quest'anno niente amore di plastica, almeno per quest'anno voglio che mi venga dato amore vero.
Ah!, dimenticavo, digli anche se almeno ogni tanto mi fa dormire nel lettone con lui e la mamma.
Poi un colpo di vento strappò via la lettera dalle mani di Luigino e ...
Non ti preoccupare disse Babbo Natale. A volte un colpo di vento conta più di mille parole. Speriamo che questa tua lettera venga raccolta e letta nelle piazze, nelle università, nelle chiese. Questo, affinchè nessun uomo debba più abbassare lo sguardo davanti ai suoi figli. Adesso Luigino, se muovi la sfera di cristallo io potrò riprendere il mio viaggio nella speranza di non dover consegnare molti regali.
Auguri dallo staff del Faro